1. Come curare il nostro spazio verde in balcone-terrazzo
  • Rinvasi: è bene rinvasare periodicamente le nostre piante perenni in vaso, sia per evitare che le radici, compresse nel contenitore, inizino ad avvolgersi su sé stesse fino a “strozzarsi”, sia per evitare che la terra diventi troppo povera, dura, inospitale. Quando si effettua quest’operazione è bene cercare di smuovere un po’ la terra intorno alle radici, e di aprire le radici in maniera da indirizzarle ad esplorare la terra nuova; se non facciamo ciò, le radici potrebbero continuare ad avvolgersi su sé stesse senza allargarsi nel nuovo contenitore.Se non è il caso di travasare la pianta in un contenitore più grande, sarà bene comunque estrarla, tagliare con cautela le radici più esterne (ricordandoci che le radici assorbenti sono quelle più fini, quindi non dobbiamo eliminarle tutte), districarle, e rimetterla nel contenitore con terriccio nuovo. Un’opzione ancora migliore è quella di dividere la pianta in due, tramite divisione del cespo, ottendendo un nuovo esemplare.

    E’ importante non sotterrare mai il colletto della pianta (punto di passaggio tra radici e fusto). Dopo il rinvaso assicurare l’acqua alla pianta.

  • Potature: solo se necessarie, per esigenze di contenimento della pianta. Altrimenti, limitarsi a rimuovere il secco o i fiori appassiti. Utilizzare sempre cesoie pulite e ben affilate. I tagli vanno sempre effettuati netti, alla base di un ramo o subito sopra una gemma (vedi articolo potatura arbusti). Le uniche piante per cui è necessaria una periodica potatura solo lavanda e rosmarino, che vanno periodicamente “ringiovanite”, perchè sui rami troppo vecchi smettono di ricacciare germogli.
  • Terriccio e concimazione: per le piante in vaso è necessario ogni anno smuovere un po’ la terra (se necessario rinvasare) e aggiungere un po’ di terriccio. Nella maggiorparte dei casi è opportuna anche una concimazione con azoto a lenta cessione, o meglio ancora a cessione programmata, che consentirà una concimazione di luna durata.
  • Controlli periodici: è sempre necessario controllare periodicamente le nostre piante, ripulirle dal secco, rimuovere i fiori secchi, ma soprattutto verificare l’irrigazione e la presenza di eventuali malattie.
    • Irrigazione:
      • Controllare livello sali addolcitore
      • Controllare che tutti gli irrigatori funzionino a dovere, che non ci siano perdite dell’impianto, che non siano saltati dei tappini
      • Verificare che tutte le piante siano irrigate secondo le loro necessità: non ci deve essere muschio sul terriccio, le radici devono essere belle bianche, le foglie turgide e verdi (foglie secche che rimangono attaccate indicano siccità, foglie che iniziano a seccare dagli apici o a diventare “mosce” possono indicare troppa acqua), il vaso si deve asciugare tra un’irrigazione e l’altra, non deve restare acqua nei sottovasi. Se le piante hanno necessità idriche diverse, si può regolare sia il numero di gocciolatori per vaso che la loro portata.
      • Ricordarsi di innaffiare le piante sempreverdi anche in inverno, quando non piove da molto. Spesso le piante si seccano proprio in inverno; ovviamente necessitano di meno acqua, perchè l’evapotraspirazione è minore, ma se non piove devono comunque essere saltuariamente bagnate.
    • Presenza malattie:
      • Prima vengono individuate eventuali fitopatologie, meglio è. A meno che non siete esperti, se notate dei problemi consultate un giardiniere professionista, evitate di improvvisare diagnosi che spesso portano all’utilizzo di prodotti non necessari, nocivi per voi e per l’ambiente. Seguiranno degli articoli sulle malattie più diffuse nei nostri giardini e balconi.
      • Ricordate che la prevenzione è la più efficace delle cure. Le giuste condizioni di crescita prevengono la maggiorparte delle malattie, e se alle normali cure aggiungiamo dei trattamenti regolari con biostimolanti provvediamo a rinforzare le naturali difese delle piante, ad alzare la resistenza a fattori di stress biotici ed abiotici.

Come riprodurre le nostre piante in balcone:

Riprodurre da sé le proprie piante, o le piante che ci piacciono che vediamo in giro, è una delle operazioni che danno più soddisfazione. In particolare ciò si rivela particolarmente semplice con le piante aromatiche. I metodi di riproduzione “casalinga” più efficaci sono 3:

  • Per talea: si taglia una porzione di ramo di circa 10-15 cm, che contenga almeno 2 internodi (punto di inserzione delle foglie); ricordandoci qual’è l’alto e quale il basso, rimuoviamo le foglie dall’internodo più basso e mettiamo il rametto in terriccio misto a sabbia interrandolo per circa 2/3 della sua lunghezza; teniamo la talea sempre bagnata, finchè tirandola pian piano non sentiamo resistenza; vuol dire che la porzione sotterrata di talea ha messo radici. A questo punto la piantina è pronta per essere travasata. Alcune piante vengono bene con talee delle parti legnose, altre con talee delle piante erbacee, altre con talee di punta (si taglia cioè la punta di un ramo); sperimentate senza paura, ricordandovi che con le piante aromatiche difficilmente avrete degli insuccessi!
  • Per semina: indicata ad esempio per molti fiori, per il basilico, per la melissa, per l’origano, per la camomilla, etc. Consiste nel prelevare i semi maturi poco prima che cadano da soli, quando cioè si staccano facilmente, tenerli all’asciutto fino alla primavera successiva, e seminarli in vasetti o in cassettine di legno per poi trapiantarli in piena terra. Attenzione, perchè se seminate molti semi vicini poi dovrete separare le piantine; altrimenti fate attenzione a porre i semi ben distanziati l’uno dall’altro.

    frutti secchi di basilico

     

  • Per divisione del cespo: Si fa spesso durante i rinvasi, se la pianta è cresciuta troppo ma non potete spostarla in un contenitore più grande, tagliate letteralmente il pane di radici in due (ovviamente per verticale), ricavando 2 piante dotate di radici e foglie, che travaserete in due vasi.
Categorie: Giardinaggio

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